La nostra Storia

Raccontare in poche righe una storia ormai lunga quasi un secolo e mezzo non è cosa facile. In questa pagina si cerca quindi di offrire una brevissima sintesi dei tratti salienti della storia “di un sodalizio che molto contribuì, fina dalle origini, al rafforzamento di un sentimento civico, di forme di impegno sociale e di dedizione verso gli altri”

(Conti F., 2001, Cultura civica e patriottismo, p.17).

Fin dal 1872, si trovano tracce che rimandano alla costituzione di un sodalizio fondato a Firenze e formato da cittadini, militari e sottoufficiali dell’esercito Sabaudo e dei Corpi Volontari Garibaldini che furono impegnati nelle Guerre di Indipendenza Nazionale, congedati o in servizio effettivo, del quale la Fratellanza Militare raccolse l’eredità nel 1877, per poi vedere approvata la prima carta fondamentale del sodalizio (lo statuto) il 27 gennaio 1878.  Lo scopo principale originario era quello del mutuo soccorso materiale e morale tra i partecipanti al sodalizio. Fin dalle settimane seguenti alla fondazione gli sforzi dei fondatori si concentrarono nel cercare di dar vita alla Compagnia Volontaria di Pubblica Assistenza che doveva porre in atto le azioni d’intervento mutualistico e di assistenza nel corso delle calamità. Per essere in grado di svolgere il servizio di soccorso e assistenza adeguatamente, gli iscritti, fin dalle origini, erano tenuti a partecipare ad esercitazioni pratiche e teoriche  impartite da medici, ingegneri, maestri di nuoto e di ginnastica, da graduati del corpo dei pompieri. I militi, così ancora oggi vengono chiamati i Volontari in servizio, si addestravano con costanza per aumentare le proprie competenze nell’arginare incendi, alluvioni, nelle tecniche di salvamento, per sgombrare le macerie in caso di terremoti o frane e per assistere i malati , in particolar modo in caso di malattie epidemiche. Ancora oggi, Fratellanza Militare Firenze conferisce ai percorsi di formazione e addestramento dei propri volontari una particolare centralità.

Fin dall’origine era severamente proibito per i militi volontari ricevere compensi dagli assistiti e dalle loro famiglie, “dovendo ricusare il vitto, quando pure venisse loro offerto, di parlare sconciamente, di prorompere in atti di impazienza, d’imprendere cogli astanti conversazioni animate” (Conti F., 2001, Cultura civica e patriottismo, p.32).  Fin dalle origini il valore della gratuità dell’opera volontaria, su cui tutt’oggi si basa l’impegno dei volontari, fu chiaro per coloro che prestavano servizio presso l’associazione, così per coloro che ricevevano quei servizi.

L’opera di Fratellanza Militare Firenze rappresentò una delle prima strutture associative di matrice laica che promosse in Italia attività di questo tipo.

Dal volontariato di guerra, per l’Indipendenza, al Volontariato di pace; la solidarietà e gli ideali, sorti in guerra, trasmessi alle popolazioni civili in pace.

Dall’azione concreta di assistenza e soccorso, la Fratellanza Militare non scordò le proprie ragioni storiche, ed ogni anno era presente, assieme ad altre istituzioni cittadine, nelle celebrazioni e nei fatti più importanti della vita sociale e pubblica. I Militi volontari svolgevano il proprio servizio in divisa militare che fu abbandonata solo all’inizio degli anni ’50.

Un forte spirito anticlericale, che animò gli aderenti nei primi quaranta anni della sua storia, creò forti contrapposizioni con altre organizzazioni di carattere cattolico presenti in città che si tradusse, a distanza di molti anni, in un’operosa corsa alla solidarietà che oggi vede quelle stesse associazioni affiancate per il bene comune delle loro comunità.

Nel corso delle due guerre mondiali l’associazione incontro non poche difficoltà, al pari di molte altre pubbliche assistenze che furono costrette a terminare le proprie attività, riuscendo tuttavia a non cessare totalmente la propria opera.

Sul finire del secolo si ebbe a Firenze un pullulare di Pubbliche Assistenze rionali; con il primo conflitto mondiale alcune cessarono l’attività, altre furono costrette a chiudere dal regime fascista: la Pubblica Assistenza S. Gallo in via Leonardo da Vinci, La Croce Verde di S. Iacopino, la S. Spirito nella piazza omonima, la Croce Bianca di piazza Peruzzi, la Caritas del Galluzzo.

Con la guerra di liberazione, le file dei Militi Volontari si assottigliarono e difficile fu l’opera di riorganizzazione della Pubblica Assistenza, alcune ambulanze furono requisite dai tedeschi, mentre una fu completamente smontata dai Militi autisti per sottrarla alla requisizione.

Nel corso degli anni ’50 e ’60 l’associazione ebbe un notevole sviluppo, ma un grave fatto colpì la città: l’alluvione e la Fratellanza Militare fu colpita duramente. I mezzi, le attrezzature, la sede, l’archivio ebbero danni ingenti, quasi la totalità di questi beni venne distrutta o andò persa; solo grazie alla generosità dei fiorentini e all’opera dei Militi Volontari le sorti dell’Associazione furono risollevate.

Ma la Fratellanza Militare non ha svolto nel corso degli anni solo assistenza e soccorso: sono da ricordare le Scuole Professionali Domenicali, che furono rilevate dall’Associazione di Reduci delle Patrie Battaglie che svolsero per decenni un’opera educativa e di formazione professionale; la biblioteca, il corpo bandistico, il gruppo smassatori e molto molto altro.

In quasi 150 anni, Fratellanza Militare a Firenze è stata presente in ogni vicenda dolorosa o gioiosa che ha coinvolto la città, affiancando i suoi cittadini e quelli di molte altre comunità in Italia e in Europa.

I Militi Volontari sono stati sempre pronti a rispondere alle necessità basandosi sui principi e valori di partecipazione, democrazia, giustizia, libertà, solidarietà e uguaglianza e gratuità della loro opera.

Oggi la Fratellanza Militare Firenze è un’associazione laica, apartitica, senza scopo di lucro neanche indiretto, persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. La sua struttura si fonda su principi di partecipazione, uguaglianza, democrazia, giustizia, libertà e solidarietà. Le sue attività sono rivolte a tutte le persone, senza distinzione alcuna di razza, ceto sociale, fede religiosa e credo politico. Essa non ha scopi di lucro, neanche indiretti ed attraverso la valorizzazione dei principi della Solidarietà si propone il conseguimento di obbiettivi e finalità riconducibili ad un continuo rinnovamento civile, sociale e culturale.

La Fratellanza Militare è una istituzione che non ha finalità di lucro; gli associati, i volontari, i dirigenti, non percepiscono nessun rimborso od altro, sotto diversa forma.

Tutti i proventi ed i costi sono illustrati ai soci e i bilanci sono pubblici, le risorse vengono reinvestite nell’attività dell’Associazione per potenziarle, per dare dei servizi sempre migliori alla gente. L’Associazione vive con le quote dei soci, con le donazioni, con i contributi legati ad alcune convenzioni. Per sostenere la Fratellanza Militare è possibile associarsi o erogare contributi liberi, anche legati a singole iniziative o attività.